
Il Metodo AudioSalute
Accoglienza e Anamnesi
L’accoglienza qui ad AudioSalute è un momento delicato: sin dall’inizio si cerca di comprendere la familiarità, la storia genetica e la data di insorgenza dell’ipoacusia.
È infatti importante capire la consapevolezza della difficoltà nel paziente e se questa si manifesta con una perdita lieve o profonda.
Otoscopia
In questa fase valutiamo se il nostro intervento è necessario. Per fare ciò, cerchiamo di capire se il condotto uditivo è libero oppure ostruito, se vi sono infiammazioni di qualche tipo o se sono presenti tappi.
A seconda del problema, indirizziamo la persona dallo specialista adeguato a trattare il problema, il che può anche escludere un intervento di audioprotesistica.
Test Audiometrico
Sia nel caso in cui gli apparecchi acustici fossero già presenti o che non lo fossero, viene eseguita l’audiometria.
Questa sarà utile a misurare il livello di salute uditiva presente in modo da paragonarla con i miglioramenti futuri!
Valutazione Audioprotesica
- Indossabilità dei dispositivi acustici
- Gestione prima fase del Fitting del Volume
- Primo controllo del guadagno audioprotesico
Rieducazione Uditiva
Successivamente verranno fissati una serie di appuntamenti con l’obiettivo di rieducare a sentire i suoni in maniera naturale, con la frequenza di un appuntamento a settimana fino al mese successivo.
In ognuno di questi appuntamenti verranno eseguiti dei controlli per valutare come si sente la persona con i suoi nuovi apparecchi, qual è la frequenza di utilizzo giornaliero e verrà aumentato il volume degli apparecchi fino all’obiettivo desiderato.
Il tutto confrontando i risultati attuali con lo stato di udito precedente.
Assistenza Futura
Il nostro lavoro, tuttavia, non è finito.
Assistiamo i nostri pazienti eseguendo controlli di frequenza del volume degli apparecchi, controllando fase per fase sia i dispositivi che l’udito – per garantire linearità di ascolto negli anni e prevenire l’insorgenza di problematiche uditive.
Il nostro obiettivo è quello di accompagnare gradualmente i pazienti alla soglia audiometrica di 25/30 dB, senza shock di volume che potrebbero compromettere l’indossabilità dei dispositivi acustici.
